La festa
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I Signori Lombardi vi attendono...
Come raggiungerci
...per festeggiare l'avvenuta unione in una fantastica cornice medievale, quella del Castello di Castellammare di Stabia, sito sulla via Panoramica che conduce alla costiera sorrentina.
Il suo panorama mozzafiato, che abbraccia tutto il golfo di Napoli e di Sorrento e l'area vesuviana, vi lascerà senza fiato!

Gli invitati possono seguire le semplici istruzioni fornite nella pagina relativa alle indicazioni stradali per arrivare.

E ora qualche notizia storica sulla nostra location, che, volendo, potete scaricare cliccando sulla foto qui sopra.

Arrivederci a presto in questa fantastica dimora medievale!
Un po' di storia...
"Affacciato direttamente sul Golfo di Napoli e con una meravigliosa vista del Vesuvio, questo Castello fu edificato dal Duca di Sorrento nel IX secolo, a guardia del ristretto tratto di costa tra i contrafforti del Monte Faito ed il mare, per proteggere la Penisola Sorrentina, suo possedimento, da eventuali attacchi di eserciti nemici.
Nel corso dei secoli il Castello ha subito varie trasformazioni, imposte soprattutto dall’evolversi di tecniche di guerra e fu possedimento, tra gli altri, degli Angioini, degli Aragonesi e dei Farnese.
Nel XVII secolo, però, il Castello perse la sua originaria funzione di fortezza e, in stato di abbandono, divenne rudere.
Agli inizi del 1900, i resti del castello pervennero al marchese Alaponzone di Verona, che nel 1930 lo vendette allo stabiese comm. Edoardo de Martino, fortemente intenzionato a riportare il rudere del castello al suo originario antico splendore.
Il prof. Catello Longobardi nella sua opera "Il Castello medioevale e le antiche fortificazioni di Castellammare di Stabia", pubblicata nel 1929, descriveva in questo modo i resti del castello: «È costruito con pietra calcarea e tufo litoide, a pianta trapezoidale, con un torrione e due baluardi cilindrici, uniti da salde muraglie, un tempo, forse, merlate, ed ora diroccate nella maggior parte. I baluardi hanno, alla sommità, un piano aggettante su un coronamento di archetti e beccatelli; il torrione è rafforzato col barbacane alla base e, nella parte superiore, con una fitta cornice di modiglioni di piperno, che, evidentemente, in origine, sostenevano un piano con piombatoi. All'interno della mole si osserva una buca, attraverso la quale per lubrici scalini, si passa da una balza all'altra; nascosti da una vegetazione lussureggiante s'intravedono dei camminamenti sotterranei, che, senza dubbio, comunicavano con l'altra torre, giù, poco distante dal mare ».
I lavori di restauro, commissionati da Edoardo de Martino e volti a conservare lo stile e le antiche linee del castello, iniziano nel 1931 su disegni del Prof. Chierici, all’epoca Sopraintendente dell'Arte Medioevale e Moderna per la Campania. Il piano di ricostruzione, fu ultimato molti anni dopo dall'avv. Salvatore de Martino, figlio del comm. Edoardo, il quale, completando l'opera diede al castello l'attuale aspetto.
Oggi il castello è di proprietà privata".
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